Il counselor deve riuscire a cogliere ciò che il cliente vive, oltre le semplici parole, e sviluppare delle immagini che gli permettano di capire ciò che il cliente sta veramente comunicando, di capire le sue esigenze profonde e i suoi desideri, anche quelli nascosti oltre le parole.
Tutto ciò è possibile grazie ai cardini del counseling
Re-solving
È la capacità di rielaborare con un pensiero creativo il discorso del cliente, e restituirglielo in una chiave di lettura a lui inedita. Ciò fornisce una visione globale della situazione, preservando le parti che la costituiscono ed i nessi tra queste.
Ascolto attivo
È la capacità di ascoltare con attenzione e partecipazione, stando attenti non solo a quello che il cliente dice, ma anche a quello che non dice con le parole, come il tono della voce, le espressioni del viso, la postura, la mimica, i silenzi, le lacrime ecc.
Empatia
È la capacità di comprendere completamente gli stati d’animo dell’altro, mediante un legame che assume la funzione di un forte mezzo di comunicazione dal counselor verso il paziente e viceversa.