Il counseling è un rapporto che intercorre tra due persone: il cliente che manifesta difficoltà nell’ambito familiare, lavorativo e di autorealizzazione e il counselor, un professionista con un sapere anche umano, che cerca di rispondere a quelle difficoltà, permettendo al cliente di ritrovare le sue qualità affettive, proponendogli un altro punto di vista.
Il professor Eugenio Borgna, psichiatra, autore del libro L’ascolto gentile scrive: “La cosa di cui hanno più bisogno gli esseri umani é il desiderio sconfinato di essere ascoltati”. A volte viene il dubbio che l’attenzione verso l’altro sia una dote fortuita, come nascere con gli occhi azzurri. Lo stesso Karl Menninger, psichiatra americano, sostiene che ascoltare é “una forza creativa”. Non é da tutti accordarsi con lo stato d’animo dell’altro. Tuttavia la capacità di ascoltare é tipica dei grandi uomini. Così sostiene Bernard Baruch, politico statunitense: “La maggior parte delle persone di successo che ho conosciuto sono quelle che sanno più ascoltare che parlare”. Non basta essere famosi, ci vuole una dote in più. Winston Churchill parla di audacia dell’ascolto: “Il coraggio é quello che ci vuole per alzarsi e parlare ma é anche quello che occorre per sedersi e ascoltare”. Dunque? Per passare dal “sentire” all’ “ascoltare” bisogna unire la sensibilità di Borgna alla forza di restare in silenzio rivendicata da Churchill. Il cuore e la freccia tesa verso l’altro. Oltre noi stessi.